Nonostante le condizioni atmosferiche decisamente poco favorevoli, il gigantesco tricolore umano della Giovane Italia ha spavaldamente invaso, ieri, tutta via dei Fori Imperiali. Tra bandiere, musica e (soprattutto) tanti ombrelli, migliaia di giovani hanno partecipato al corteo, guidato dal presidente nazionale Giorgia Meloni, sfilando tra due dei più significativo monumenti della capitale: il Colosseo e l'Altare della Patria. Un grande telo tricolore ha aperto la strada ad una processione di ombrelli che, noncuranti del vento e della pioggia, marciavano ordinatamente in file bianche, rosse e verdi. Alcuni passanti si sono uniti strada facendo, molti turisti osservavano tra l'interessato ed il divertito, senza perdere l'occasione per scattare qualche foto. Certo, non è cosa comune vedere un corteo colorato, più che dalle bandiere e dalle solite magliette, da ombrelli.
La manifestazione si è conclusa con le parole del Presidente nazionale, nonnchè Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, che tanto si è battuta affinchè questa ricorrenza non fosse considerata una "festa di serie b", ma al contrario, una delle più importanti e condivise celebrazioni della nazione, proprio perchè "il 17 marzo è la data più unificante che abbiamo". "Quando si parla di Risorgimento e di Unità d'Italia, mi piace sempre ricordare, con commozione, come la nascita della nostra Nazione sia strettamente legata ad una generazione di ragazzi di vent’anni o anche meno che, armata di nuovi sogni e vecchi fucili, gettò se stessa contro le baionette di un esercito straniero infinitamente più grande e potente, senza paura. E morì, come Goffredo Mameli e tanti altri. Nella speranza che le successive generazioni non avrebbero lasciato cadere il testimone insanguinato dell’unità fra gli italiani".
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