«Era necessario immaginare un narratore esterno alla trama che tenesse le fila della storia, - racconta Manfredi Giffone, - ma scegliere un personaggio adatto allo scopo era tutt’altro che facile. Una notte d’estate del 2007 il mio amico Massimo Geraci mi ha portato a vedere uno spettacolo che si teneva al Palazzo D’Aumale di Terrasini: La riscoperta di Troia di Mimmo Cuticchio. La fama di Cuticchio lo precedeva, e vedendolo all’opera ho capito subito che sarebbe stato la voce narrante ideale per questa storia. Quando gliel’ho proposto, Mimmo ha generosamente acconsentito a prestare il suo volto al narratore».
«Questo libro – scrivono gli autori - è la storia di chi quella guerra l’ha combattuta dalla parte dello Stato, nel nome della giustizia. È la storia di chi in quelle stragi è morto, di chi ha rischiato ma ha trovato la forza nonostante tutto di proseguire la lotta, nella convinzione che, come ogni fatto umano, anche la mafia prima o poi avrebbe avuto una fine».
Si è recentemente concluso il primo incontro del progetto “Building Bridges”, finanziato dall’Ue per la promozione dell’apprendimento permanente attraverso lo scambio intergenerazionale. All’incontro, che si è svolto in Romania, presso la città di Iaşi, hanno partecipato volontari di tutte le associazioni aderenti, ovvero EuropaNet (Romania), Club of Košice Vital Seniors (Slovacchia), Adr-Vlaanderen (Belgio), Mesob Technical and Vocational High School Parents’ Association (Turchia) e l’associazione Tambour Battant (Francia).
Per quattro giorni i rappresentanti di queste associazioni hanno affrontato il tema dello scambio di conoscenze tra giovani e anziani, confrontando anche le singole esperienze vissute dalle diverse associazioni nelle rispettive realtà nazionali. L’intento è quello di costruire un ponte tra generazioni che possa servire per trasmettere cultura – intesa nel senso più vasto del termine.
«E’ stata un’occasione di conoscenza reciproca e di scambio di esperienze tra persone impegnate nell’associazionismo in Europa» racconta Marco, volontario italiano del Modavi che ha preso parte al progetto. «Sono tasselli come questo - continua - che vanno a ricostruire una identità europea fatta di un infinito mosaico di culture destinate a vivere insieme».
La prossima tappa di Building bridges sarà in Belgio, nelle Fiandre, a giugno 2012.
www.latestatanews.it
Nessun commento:
Posta un commento