“Siamo scesi in piazza per chiedere l’immediato rimpatrio dei nostri militari ingiustamente detenuti. Questa vicenda conserva troppi lati oscuri e non possiamo accettare che uno Stato attraverso l’inganno e senza valide motivazioni, compia un atto di prevaricazione nei confronti di chi ogni giorno tiene alta la bandiera italiana nel mondo. Il Governo indiano con le sue scelte ha offeso la dignità della nostra Patria.” E’ quanto dichiarano in una nota Cesare Giardina, Presidente della Giovane Italia Roma, e Michelangelo Chinni, Coordinatore Giovane Italia Roma, che aggiungono: “Ma oggi siamo qui anche per chiedere un azione più incisiva al Governo Italiano, troppo timido e arrendevole nell’azione diplomatica per riportare a casa i nostri ragazzi, al quale consigliamo di preoccuparsi un po’ meno di piacere ai burocrati di Bruxelles e alle agenzie di rating, e di spendersi anima e corpo per difendere la dignità del popolo italiano. Ci auguriamo che questa manifestazione sia solo l’inizio di una grande mobilitazione popolare per esprimere vicinanza alle famiglie di Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, in attesa di festeggiare il loro ritorno a casa.”
mercoledì 22 febbraio 2012
Liberate i nostri soldati!
“Siamo scesi in piazza per chiedere l’immediato rimpatrio dei nostri militari ingiustamente detenuti. Questa vicenda conserva troppi lati oscuri e non possiamo accettare che uno Stato attraverso l’inganno e senza valide motivazioni, compia un atto di prevaricazione nei confronti di chi ogni giorno tiene alta la bandiera italiana nel mondo. Il Governo indiano con le sue scelte ha offeso la dignità della nostra Patria.” E’ quanto dichiarano in una nota Cesare Giardina, Presidente della Giovane Italia Roma, e Michelangelo Chinni, Coordinatore Giovane Italia Roma, che aggiungono: “Ma oggi siamo qui anche per chiedere un azione più incisiva al Governo Italiano, troppo timido e arrendevole nell’azione diplomatica per riportare a casa i nostri ragazzi, al quale consigliamo di preoccuparsi un po’ meno di piacere ai burocrati di Bruxelles e alle agenzie di rating, e di spendersi anima e corpo per difendere la dignità del popolo italiano. Ci auguriamo che questa manifestazione sia solo l’inizio di una grande mobilitazione popolare per esprimere vicinanza alle famiglie di Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, in attesa di festeggiare il loro ritorno a casa.”
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