domenica 22 luglio 2012

Invito al viaggio.



Dietro ogni angolo si nasconde un viaggio. Ogni momento della vita potrebbe essere quello giusto per partire. Ovunque ci sia un popolo, un'identità e delle tradizioni legate ad un territorio è possibile esplorare un mondo. Sarebbe sbagliato cercare di stabilire quale sia il più bello o il migliore, sarebbe il primo passo verso una gerarchia di identità locali che non renderebbe giustizia alla nostra convinzione dell' “unità nella diversità”. Ciascuno ha il suo “cielo d'Irlanda”...

Il primo passo per un viaggiatore è capire che da quel posto è possibile imparare qualcosa, che dietro all'apparenza ci sono delle radici profonde che, assieme alle mie, contribuiscono a mantenere saldo il terreno della Tradizione, che non esistono solo i circuiti commerciali del turismo per i turisti ma esistono anche percorsi destinati ai viaggiatori.

Il concetto di percorso è molto semplice, quasi banale direi: esiste un punto di partenza ed un punto di arrivo, autentico o presunto che sia, il tragitto lo fissi tu. Ed è questa un'espressione di massima libertà in quanto ci si può affidare ad una persona oppure ci si può affidare a se stessi, alle proprie sensazioni. Il presupposto è sempre lo stesso: la fiducia. Bisogna partire, lasciando il proprio approdo sicuro, cercando un qualcosa che non si conosce, attraverso una strada ignota. Ed è grazie a questo vivere che si sviluppa tra noi e le persone di quel luogo quella fiducia che ci porta alla condivisione, al sentire comune, alla Comunità. Non di rado si parte per un motivo o per un obiettivo e si ritorna con una diversa consapevolezza, cresciuti, con un pezzo di vita in più.

La definizione di viaggiatore invece ci permette di dare una filosofia al movimento. Il semplice turista vuole solo soddisfare i propri bisogni contingenti, le ragioni principali (anzi, fondamentali) che lo hanno spinto a viaggiare. Il viaggiatore invece ha una concezione diversa: ha delle radici nella propria patria, sa chi è e chi sono i suoi padri ma in più ha la consapevolezza che oltre al suo muro di casa ci sono altre radici ed altre patrie di altri uomini come lui. E le vorrebbe conoscere. Quindi tra turista e viaggiatore ci sono due differenze: le motivazioni e la consapevolezza.

USCITE, VIAGGIATE, ESPLORATE, RIFLETTETE E CRESCETE !

Riscoprire le radici dell'Europa passa anche dalla condivisione di vita e di vissuti. A voi la scelta: essere turista o essere viaggiatore. Da questi piccoli gesti nasce la nostra risposta alla crisi ed al nulla che avanza: essere Comunità oggi più di ieri, domani più di oggi.


http://nellozainoliberta.blogspot.it/2012/07/invito-al-viaggio.html

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