sabato 5 marzo 2011

Liberi Liberi siamo noi...



Ormai è saputo e risaputo che il 2011 è l’anno del cento cinquantenario dell’Unità d’Italia.
Le celebrazioni che si stanno organizzando in tutta la nazione, in ogni regione, città o paese sono innumerevoli e tutte volte ad affermare fortemente il senso di Patria che negli ultimi anni sembra aver abbandonato le coscienze di molti nostri connazionali.
Una data ha, comunque, scatenato molte polemiche ovvero quella del 17 marzo, giorno in cui cadono precisamente i centocinquant’anni della nascita dell’Italia come Nazione, ovvero quando il Re Vittorio Emanuele II proclamò l’Unità della nostra Patria.
Dopo molte diatribe e discussioni varie si è deciso che il 17 marzo dovesse essere festa nazionale e quindi giorno festivo.
Fra coloro che hanno voluto fortemente questa festività spicca il nome del Ministro della gioventù Giorgia Meloni, che ha sempre creduto nei valori della Patria e dell’Unità nazionale.
Molto critici, invece, sono stati i rappresentanti della Lega Nord ed anche il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.
Fanno discutere le posizioni di molti politici leghisti, il ministro Umberto Bossi ha deciso di astenersi dalla votazione per decretare la festa nazionale, invece ha fatto molto parlare la dichiarazione del ministro Roberto Calderoli che, dopo aver saputo la decisione del consiglio dei ministri, ha affermato: “ il decreto è pura follia, ed è anticostituzionale”.
È pura follia che un giorno così importante per la nostra giovane nazione sia festeggiato, è incostituzionale che il 17 marzo, che è una ricorrenza veramente importante per chiunque si senta veramente italiano, venga celebrato nella maniera più degna possibile?
La cosa più spiacevole è che certe parole le pronunci un Ministro della Repubblica, alla fine nessuno lo obbliga a festeggiare l’Unità di quell’Italia che forse lui e tanti altri esponenti del suo partito non amano e non ritengono propria.
Io, con il mio modesto parere personale, proporrei che il 17 marzo non sia festa nazionale solo in questo 2011, ma lo sia per sempre perché solo così si può rafforzare il nostro sentimento patriottico, e soprattutto questa festa a differenze di altre che sono fortemente politicizzate e sembrano solo riservate ad alcuni rispetto che ad altri.
Sarebbe l’ora che tutti avessimo più rispetto per la nostra Nazione, e il giorno dell’unità, come ha detto Giorgia Meloni, “non può essere considerato una festività di serie B”. “Siamo in un momento di crisi economica – ha dichiarato il Ministro – e comprendo le difficoltà, ma una nazione non è solo fatta di interessi economici”. Chi ama l’Italia ed è orgoglioso di essere italiano il 17 marzo dovrebbe festeggiare, senza se e senza  ma.

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