mercoledì 25 maggio 2011

L'Eur non farà la fine di Bolzano!


Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa per presentare la proposta di legge per la valorizzazione e la difesa dei nuclei e delle città di fondazione. Latina, Sabaudia, Pomezia, Carbonia e tanti altri agglomerati urbani costruiti attorno agli anni 30, edificati per riqualificare il territorio, per rendere lo stesso omogeneo con l'identità mediterranea e le sue radici classiche. Costruzioni ignorante per decenni, fatte fuori dai libri di storia, denigrate dai salotti chic che trovavarono in esse solo l'espressione di un epoca politica.
Queste città hanno rappresentato e rappresentano un vanto  per l'Italia, un valore che, nonostante tutto, viene invidiato nel mondo.
Una proposta di legge vuole ufficializzare la protezione e la difesa di quei marmi che rappresentano le ossa della nostra patria millenaria. L' EUR non farà la fine dei monumenti di Bolzano.



(AGENPARL) - Roma, 25 mag - Una proposta di legge volta al recupero e alla valorizzazione delle città e dei nuclei di fondazione in Italia. E' stata presentata oggi, in conferenza stampa alla Camera, dal primo firmatario Fabio Rampelli (Pdl), dal deputato romano Pdl, Marco Marsilio e dal Sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali, Francesco Maria Giro.
Le città di fondazione sono nuclei urbani nati non spontaneamente, ma sulla base di un preciso progetto urbanistico e costruiti nella parte fondamentale, 'nucleo di fondazione', con una precisa conformazione geometrica. Queste città sono sorte a prtire dagli anni Venti e Trenta del Novecento, e rappresentano, a detta dello stesso Sottosegretario, il periodo più significativo dell'architettura italiana, ricordata appunto come 'Architettura Nazionalista'. Manca, però, in Italia una precisa normativa che ne tuteli e ne vincoli la gestione, stando a quanto riferito dall'on. Rampelli, ed è proprio su questo punto che il provvedimento intende intervenire: promuovere il recupero e la valorizzazione delle città di fondazione. Ruolo centrale per il Ministero per i Beni e le Attività culturali che, grazie al provedimmento, potrà acquisire più froza nel tutelare il nostro patrimonio architettonico e paesaggistico, vincolando, in un certo senso, gli enti territoriali che, allo stesso tempo, si sentiranno investiti da più responsabilità nella gestione del territorio di competenza.

Nessun commento:

Posta un commento