giovedì 9 febbraio 2012

La Tradizione: forma di resistenza collettiva


Nella sua essenza, la Tradizione è la forma suprema di resistenza collettiva alla morte. La Tradizione è l'unica immortalità disponibile sulla terra e nella storia.  Essa è la sola trascendenza concessa nel fluire dell'esistenza, ovvero la visione di una continuità oltre il raggio individuale di un'esistenza. Tramite la sua continuità e la sua trasmissione è possibile tener vivo ciò che biologicamente appare destinato al tramonto. Ciò che si tramanda è sottratto al deperimento e alla definitiva scomparsa: la Comunità porta in salvo i tesori della Tradizione dalla rovina del tempo. L'uomo, diceva Platone nel Simposio, cerca rimedio alla morte non solo con il corpo, attraverso la generazione dei figli, ma anche con l'anima, attraverso la memoria tramandata ai posteri. L'immortalità spirituale nella vita terrena è dunque consentita in forma di Tradizione; la fama, la gloria lasciata ai posteri, è solo una delle sue modulazioni. Senza Tradizione la vita è consegnata alla labilità occasionale di un passaggio che non lascia traccia. L'angoscia della vita contemporanea risale a quella vertigine della precarietà, alla percezione che tutto muore con noi e nulla lascia impronte. L'angoscia è il lutto della Tradizione interrotta e il panico del divenire che trascorre dall'essere al nulla, senza nulla tramandare o portare in salvo.
La Tradizione è una ripetizione rituale della creazione, una rigenerazione continua del tempo.
A riprova che al di là delle tradizioni inventate c'è la Tradizione, ovvero la forma mentis, la categoria a priori o l'archetipo universale, che pre-dispone la persona e la comunità a collegare e collegarsi, secondo un sapere e una prassi che si configurano appunto in una tradizione. Quanto più e salda e vigente, tanto meno la Tradizione è evocata.
La Tradizione ha la stessa radice di Logos, di Comunità, di Religione e di Destino: in tutti l'elemento cruciale è il legame (legein), il nesso tra le idee e realtà, tra eventi e soggetti di diversa portata. La facoltà principale dell'uomo è quella di annodare, stabilire o scoprire nessi, cogliere le relazioni spaziali e temporali e disvelare la sequenza di causa ed effetto. In ultima analisi la Tradizione è il filo d'Arianna che congiunge Logos e Religio, ovvero il legame secondo l'intelligenza e il legame secondo la fede.

M. Veneziani

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